Sono molte le regolamentazioni previste dalle assicurazioni auto ma cosa prevedono nel caso di sinistro e di relativo danno della vettura? E’ possibile rifiutare l’indennizzo ricevuto dalla propria assicurazione auto nel caso in cui questo sia ritenuto troppo basso dal proprietario?
Assicurazione auto: come funziona in caso di danni?
Seguendo le procedure ufficiali stabilite per legge, nel caso in cui il proprio veicolo abbia subito un danno, la prima cosa da fare è di procedere a quantificare il danno stesso della vettura. Questo procedimento avviene grazie alla propria compagnia assicurativa che, dopo essere stata avvisata del sinistro e degli eventuali danni, invierà sul posto un perito a visionare la vettura in oggetto e i danni riportati. Sulla base della presa visione dei danni del veicolo, il perito potrà effettuare una valutazione economica del sinistro e comunicarla così alla compagnia stessa.
Il lasso temporale entro il quale il perito della compagnia assicurativa può effettuare il sopralluogo va dai 30 ai 60 giorni che decorrono a partire dalla data del sinistro stesso e della seguente comunicazione alla compagnia assicurativa. Successivamente alla comunicazione del perito, la compagnia assicurativa si impegnerà, entro sessanta giorni dalla richiesta a fare un’offerta di risarcimento economico al proprietario del veicolo.
Di norma, il proprietario del veicolo non potrebbe ricorrere alla sistemazione del danno della vettura prima che il perito abbia avuto modo di visionarla. Ci sono casi particolati in cui, invece, si può ricorrere alla sistemazione del danno nell’immediato. Ad esempio, se la vettura danneggiata è l’unica che il proprietario possiede e ne ha urgente bisogno per circolare, in assenza di una soluzione alternativa, questo può procedere con la sistemazione del veicolo fornendo poi alla compagnia assicurativa la fattura dei lavori avvenuti sull’auto con la specifica delle singole voci e dei costi.
Assicurazione auto: come procedere in caso di indennizzo troppo basso
Come detto in precedenza quindi, la compagnia assicurativa si impegna, entro sessanta giorni dalla richiesta di risarcimento, a procedere con un’offerta di risarcimento per il proprietario della vettura. Dopo aver ricevuto l’offerta di risarcimento, il proprietario dell’autovettura si trova di fronte a una duplice scelta. Se ritiene congrua e giusta la cifra di denaro propostagli dalla compagnia assicurativa, può procedere comunicando l’accettazione dell’offerta in oggetto e la somma di denaro pattuita gli verrà accreditata entro quindici giorni.
Ma cosa succede nel caso in cui il proprietario della vettura danneggiata non ritenga corretta l’offerta che gli è stata proposta dalla compagnia assicurativa?
In questo specifico caso, se il proprietario ritiene che la somma offertagli sia troppo bassa, ha la possibilità di trattenere la somma di denaro che gli è stata offerta in prima battuta (e quindi inferiore a quella da lui prevista) e tenerla come una sorta di acconto per la somma di denaro maggiore che dovrà poi ricevere.
Anche in questo caso, per il proprietario è possibile procedere in due diverse modalità. La prima prevede la possibilità di iniziare una trattativa con la persona che si sta occupando di gestire la pratica assicurativa del proprietario. In questo modo, il proprietario stesso avrà la possibilità di spiegare in modo più dettagliato la dinamica completa del sinistro, cosicché l’offerta proposta potrà essere rivista e rivalutata sulla base delle successive considerazioni.
Nel secondo caso, invece, per il proprietario è possibile procedere anche con una citazione in giudizio della compagnia assicurativa. In questo caso, però, dopo la citazione, sarà il giudice che si occuperà della pratica a decidere quale sarà la somma di denaro più congrua che spetta al proprietario della vettura. In questa occasione, ovviamente, con la citazione in giudizio, entrano in gioco anche dei documenti che assumono un valore giuridico, come ad esempio il preventivo datato che è stato fatto per la sistemazione del danno in questione. Il giudice, infine, farà le sua valutazioni considerando anche un altro tipo di documentazione come ad esempio le foto della vettura incidentata e il listino con i prezzi ufficiali dei pezzi di ricambio che sono stati necessari nella riparazione della vettura.
Concludendo e rispondendo quindi alla domanda iniziale, sì, è possibile per il proprietario di un’autovettura rifiutare l’indennizzo proposto dalla propria compagnia assicurativa se ritenuto troppo basso per la tipologia di danno ricevuto e le modalità in cui è possibile muoversi per rifiutare l’offerta e riceverne una maggiore sono quelle che abbiamo finora elencato.