Il mondo assicurativo riesce ad abbracciare tantissimi aspetti della vita delle persone: si va dalla protezione della salute a quella dei beni, ma esiste anche l’assicurazione del credito commerciale che va a tutelare le piccole imprese (ma non solo loro) dal rischio di perdita dovuta all’insolvenza o al mancato pagamento dei crediti commerciali a breve termine. Scopriamo quali sono le caratteristiche principali di questo tipo di assicurazioni e come funziona, prima di andare a dare un’occhiata al suo preventivo per sapere quanto costa. Vedremo anche quali sono le migliori polizze del 2024 e che tipo di copertura offrono.
Cos’è l’assicurazione del credito commerciale: servizi, caratteristiche e clausole
Purtroppo sono davvero tante le imprese (soprattutto quelle di piccole dimensioni) che si trovano in difficoltà perché nel corso del tempo si sono accumulati dei crediti non riscossi e diventa quindi difficile riuscire a far fronte alle uscite e a far quadrare i conti. Le società hanno comunque la possibilità di difendersi da eventi di questo tipo sottoscrivendo una polizza di assicurazione del credito commerciale; naturalmente prima di sottoscrivere un contratto del genere è necessario conoscere le caratteristiche del prodotto e capire quali sono i vantaggi gli svantaggi che una scelta del genere può comportare. Quando sente parlare di assicurazione del credito commerciale qualcuno si potrà chiedere “ma non è meglio affidarsi ad una società di recupero crediti?”, ma bisogna precisare che si tratta di due cose completamente diverse.
Con il recupero crediti si affida ad una società l’elenco dei debitori con tanto di indirizzi e contatti, ma nella maggior parte dei casi il numero di persone presenti nella lista che si riesce a raggiungere è davvero molto basso; molti di questi soggetti più che debitori possono essere chiamati maghi della sparizione (società che cambiano nome, persone che cambiano indirizzo o numero di telefono); inoltre non è escluso che tra quelli “beccati” (nei confronti dei quali inizia l’esecuzione forzata, ma i tempi non sono certo brevi) ci sia qualcuno che risulti nullatenente e che quindi sia impossibile riuscire a recuperare qualcosa. In altre parole: rivolgersi ad una società specializzata in recupero crediti dipende soprattutto dalla qualità dei propri debitori, nel senso che nella lista devono comparire persone e imprese rintracciabili e che siano disposte a pagare.
Con l’assicurazione del credito commerciale invece l’impresa ha a certezza che otterrà un risarcimento: un po’ come accade con le assicurazioni sull’auto o sulla casa, quando si verifica un danno, la compagnia assicurativa paga un indennizzo. Chi opta per una polizza di questo tipo lo fa per ridurre al minimo gli effetti negativi delle insolvenze (ovvero dei mancati pagamenti da parte dei debitori, a prescindere dal fatto che sia collaboratori, clienti o altro): non solo la gestione aziendale risulterà migliore, ma sarà anche più facile accedere ai prestiti d’impresa, visto che la certezza del recupero di almeno una parte dei crediti commerciali rappresenta per le banche una discreta garanzia della capacità di rimborso della società.
L’assicurazione del credito commerciale è composta solitamente da tre diverse tipologie di servizio:
- la prevenzione dell’insolvenza dei clienti;
- la gestione delle azioni (legali o bonarie) di recupero dei crediti nei confronti dei clienti insolventi;
- il pagamento di un indennizzo in caso di insolvenza del cliente.
Il meccanismo dell’assicurazione del credito commerciale è abbastanza semplice: bisogna rivolgersi ad una compagnia specializzata in questo settore, che si accerterà dello stato di salute dell’impresa-cliente esaminando la sua situazione finanziaria e valutando il rischio di insolvenza da parte dei suoi debitori. Al termine di questa valutazione la compagnia assegna ad ogni debitore un punteggio e stabilisce un massimo assicurabile nel caso in cui non rispetti i suoi impegni.
Le caratteristiche principali della polizza di assicurazione del credito commerciale sono
- la globalità, nel senso che in genere la compagnia richiede che l’intero fatturato sviluppato su tutto il portafoglio debitori sia soggettabile a premio;
- l’analisi preventiva del portafoglio, come abbiamo visto prima l’assicuratore analizza i debiti posti in copertura, eliminando i rischi sgraditi e fissando il limite massimo assicurabile per ogni debitore;
- la rotatività del limite massimo assicurabile, come i castelletti bancari, il limite stabilito per ogni debitore prevede la copertura dei crediti in sequenza cronologica;
- la franchigia, che può essere assoluta, relativa o globale; il suo inserimento permette di ridurre l’importo del premio, ma di fatto estromette dalla copertura le perdite di importo più limitato;
- il massimo indennizzabile è l’importo massimo di rimborso che la polizza può prevedere per un’annualità assicurativa; vene inserito spesso nei contratti e viene di norma stabilito in termini di moltiplicatore del premio);
- l’attività di recupero spetta inizialmente all’assicurato: visto che con il contratto di assicurazione il credito rimane titolare del credito, nel periodo immediatamente successivo alla scadenza deve essere lui ad occuparsi dell’attività di recupero; trascorso questo periodo invia la Denuncia di Mancato Pagamento all’assicurazione; nella maggior parte dei casi è previsto che l’assicurato possa avvalersi delle strutture di recupero crediti della compagnia, ma in alcuni casi il contratto prevede che sia la compagnia stessa ad occuparsi di tutte le azioni.
Nella polizza di assicurazione del credito commerciale si possono inserire delle clausole particolari; tra le più diffuse troviamo la copertura degli ordini confermati, la concessione di copertura anche in caso di insolvenza di fatto (ovvero prima che venga dimostrata l’insolvenza giuridica del debitore o scattino le procedure concorsuali), il primo rischio e il rischio politico (che si verifica quando il mancato pagamento è dovuto a decisioni unilaterali dello stato in cui risiede il debitore oppure cause di forza maggiore come guerre e catastrofi).
Le migliori assicurazioni del credito commerciale 2024: polizze per le piccole imprese e non solo
Ci sono però delle precisazioni importanti da fare: ci sono infatti delle aziende che sono assicurabili ed altre che non lo sono. Se il rischio di insolvenza è particolarmente alto (ovvero se è molto probabile che molti clienti non rimborseranno mai l’impresa creditrice) la polizza non può essere stipulata: le assicurazioni coprono il rischio, non la certezza che si verifichi un evento; ad ogni modo, se venisse accettata la stipula di una polizza ad un cliente che vanta crediti che quasi certamente non verranno pagati, il premio richiesto sarebbe davvero molto alto. Poi per poter sottoscrivere una polizza di questo tipo l’impresa deve rispettare alcuni requisiti dimensionali. Il mercato delle assicurazioni relative ai crediti commerciali è dominato da tre grandi compagnie, presenti praticamente in tutto il mondo con le loro filiali oppure tramite società controllate: parliamo della Euler Hermes, della Coface e della Atradius; anche Axa, il Gruppo Creditmundi, AIG e Sace BT offrono prodotti assicurativi di questo tipo. Sul mercato esistono diverse proposte studiate in base al tipo di impresa e al tipo di attività svolta.
Ad esempio Atradius propone: una soluzione base (chiamata Modula) e tutta una serie di prodotti specifici studiati in base al settore di attività e al target dell’impresa:
- la versione base di Modula si caratterizza per un approccio all’assicurazione del credito personalizzato e flessibile, per la gestione della polizza online e per il servizio di account management dedicato ai clienti; la copertura può arrivare fino al 90% del credito;
- per chi opera nel settore dell’elettrico, del gas, del fotovoltaico e dell’eolico c’è Modula Energy, che si caratterizza per la possibilità di copertura assicurativa anche delle fatture di conguaglio dei consumi effettivi che sono state emesse dopo il periodo di competenza della fornitura, per la possibilità di mantenere la copertura anche in caso di contratti vincolati e per l’indennizzo che può arrivare fino al 90% dei crediti per le vendite sia in Italia che all’estero;
- per le aziende che esportano nei Paesi UE e OCSE c’è Modula Expo, che si caratterizza per la liquidazione dell’indennizzo dopo sei mesi dalla scadenza dalla prima fattura insoluta assicurata, calla copertura flessibile che permette di scegliere i debitori esteri da mettere in copertura e dall’accesso ad un portale dedicato che permette di gestire in autonomia le polizze;
- per le imprese del settore agroalimentare c’è Modula Food, che si caratterizza per una copertura che può arrivare fino al 90% dei crediti derivanti da vendite all’estero e fino all’85% per i crediti derivanti da vendite in Italia, per il rimborso totale dei costi sostenuti per le azioni di recupero che vengono gestire da Atradius e per l’esclusione degli sconti commerciali e dei bonus concessi ai clienti dal calcolo del premio da versare;
- per le imprese del meccanico c’è Modula Mech, che si caratterizza per una copertura fino al 90% dei crediti delle vendite destinate all’estero o al mercato italiano, la gratuità per il primo anno delle richieste di limite di credito sui clienti esteri e per la copertura delle vendite anche di utensili che sono accessori alla produzione;
- per le aziende del sistema moda c’è Modula Moda, che prevede un premio unico senza conguaglio (annuo e rateizzabile) che viene definito in base all’analisi del rischio al momento della firma del contratto; non ci sono costi per le richieste di valutazione dei clienti esteri per l’intera durata della polizza;
- per le aziende manifatturiere c’è Modula Omnis si caratterizza per l’indennizzo che può arrivare fino al 90% per i crediti assicurati relativi a vendite in Italia o all’estero, per la copertura supplementare e accessoria relativa alla mancata fornitura di merci già pagate e per la liquidazione dell’indennizzo dopo sei mesi dalla scadenza della prima fattura insoluta
- per le piccole e medie imprese con fatturato tra 1 e 7,5 milioni di euro c’è Modulo PMI, con cui il danno vien liquidato entro i nove mesi dalla scadenza della fattura, con una copertura dei costi di recupero fino al 100% e la possibilità di recedere dal contratto di assicurazione se il livello delle garanzie concesse non raggiunge la metà dei crediti assicurabili;
- per imprese che fatturano tra i 3 e i 15 milioni c’è Modula Smart, che ha un premio che non viene calcolato in base al calore del fatturato, ma in base al volume dei fidi concessi; i tassi imponibili sono prefissati e sono stabiliti in base al settore di riferimento (chimico, meccanico, alimentare, tessile) e la liquidazione del danno avviene dopo quattro mesi dalla scadenza della prima fattura assicurata rimasta insoluta;
- per le aziende del siderurgico c’è Modula Steel, con una copertura del rischio di lavorazione o di pre-credito per le aziende manifatturiere, la copertura delle merci che vengono consegnate in conto deposito, la possibilità di tutelare gli ordini in corso nel caso in cui ci sia una riduzione o una revoca del limite di credito e la possibilità di una copertura supplementare e accessoria dei pagamenti che vengono anticipati ai fornitori.
Navigando invece nella sezione del sito di Unicredit dedicato alle piccole imprese che lavorano con l’estero si possono trovare le pagine dedicate all’assicurazione dei crediti commerciali che viene distribuita dall’istituto bancario tramite le sue filiali, ma che viene emessa dalle compagnie Coface e Euler Hermes. Questa soluzione rappresenta la sinergia tra diversi servizi: la prevenzione dei mancati pagamenti da parte dei clienti, la gestione delle azioni di recupero (bonarie e legali) nei confronti di clienti in Italia e nel resto del mondo, l’erogazione di un indennizzo in caso di insolvenza dell’acquirente a data certa, le informazioni qualitative disponibili online anche sui potenziali nuovi clienti (dati basati sui fidi concessi dalle compagnie), le coperture supplementari personalizzate e il monitoraggio continuo sull’affidabilità e solvibilità della clientela.
L’istituto spiega che i motivi che possono spingere una piccola impresa a sottoscrivere un’assicurazione del credito commerciale possono essere diversi: permette di proteggere l’attivo di bilancio e quindi migliorare il proprio rating, facilita l’accesso al credito bancario, favorisce l’internazionalizzazione dell’impresa (grazie al know-how delle compagnie e alle condizioni di pagamento competitive), consente di beneficiare di una semplificazione e di un miglioramento dei processi di gestione del credito, si possono sviluppare l e vendite con maggiore controllo del rischio, il rischio viene trasferito ad un costo definito e certo, si può recuperare il credito in tutto il mondo sfruttando una network internazionale.
Anche tra le pagine del situo ufficiale di Coface si può trovare l’elenco dei diversi prodotti a tutela del credito commerciale: per le piccole imprese è disponibili EasyLiner, che può essere gestita interamente online e che consente di accedere ad informazioni pre-selezionare la propria clientela, di recuperare i crediti insoluti e ottenere un indennizzo in caso di insolvenza del cliente debitore. TradeLiner è il prodotto pensato per le imprese che hanno un fatturato superiore ai 2,5 milioni di euro e mette al riparo dal mancato pagamento delle vendite in Italia e all’estero (anche se effettuate da filiali delle imprese assicurate); sono assicurate diverse operazioni, come la vendita di beni al consumo, la prestazione di servizi e e operazioni legate al commercio internazionale. Coface Global Solutions è la copertura internazionale contro il rischio di insolvenza dedicata alle grandi multinazionali. Globalliance è il contratto universale modulabile che si adatta ad ogni tipo di impresa, anche alle grandi multinazionali e che permette di assicurare il fatturato sul mercato nazionale o estero, gestire le fatture in modo centralizzato, scegliere tra la copertura normale o quella con franchigie aggregate, integrare la copertura con ulteriori opzioni (pre-shipment, ordini confermati, gestione delle azioni di recupero). Ci sono poi le coperture supplementari.
Il preventivo: quanto costa l’assicurazione di tutela del credito commerciale?
Le informazioni che abbiamo dato finora possono essere sufficienti per far nascere nella mente del lettore alcune riflessioni. Ma la tutela del credito ha un costo e nel decidere se assicurarsi (e nello scegliere con quale compagnia farlo) bisogna assolutamente prendere in considerazione questo aspetto. Purtroppo è davvero difficile dare un’indicazione precisa di quello che può essere il premio da pagare per stipulare un’assicurazione del credito commerciale: come abbiamo visto le proposte sul mercato sono davvero tante, dipendono dal tipo di impresa, dalla sua attività e dal target a cui si rivolge; inoltre in alcuni casi c’è la possibilità di integrare la tutela con ulteriori garanzie, in modo da rendere la polizza ancora più personalizzata. Si può comunque dare un’idea di massima del costo della polizza dicendo che in media, per le imprese che hanno un fatturato superiore ai 3 milioni di euro, il premio ammonta ad una percentuale del fatturato che può andare dallo 0,60% o 0,90% fino a raggiungere l’1,5% o il 2,00%.
Sul sito di Euler Hermes si legge che per il premio viene definito in base ad una percentuale sulle vendite e per chi è alle prime armi questa percentuale è inferiore all’1%; viene inoltre precisato che il premio può variare di anno in anno perché nel corso del tempo si tiene conto delle perdite subite, della qualità dei clienti e dei settori in cui si espande l’attività; possono incidere sul costo della polizza anche la presenza di rischi politici (che sono più “pericolosi” dei rischi commerciali). Come sempre, la cosa migliore da fare è rivolgersi alle varie compagnie specializzate nelle assicurazioni del credito commerciale e richiedere un preventivo: solo dopo aver fatto un confronto delle caratteristiche di ogni proposta e dei loro costi sarà possibile individuare la polizza migliore e più adatta alle proprie esigenze.